ARCHIVIO PLAITANO

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Luigi Scelzo

Luigi Francesco Raffaele Scelzo, nacque a Castellammare di Stabia in via Gesù il 27 agosto 1880 da Giacomo e Murolo Marianna. Arruolato nel Regio Esercito svolse il servizio di leva nel distretto di Nola e fu posto in congedo illimitato. Nel 1900 si iscrisse alla Regia Accademia militare di artiglieria e Genio di Torino

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Alfredo Acton

La famiglia Acton, di origine inglese, prese il nome di una località suburbana di Londra chiamata Oaktown, in memoria della foresta che anticamente era presente in quella zona. Il capostipite della famiglia fu Guglielmo Acton, visse nel 1340 al tempo del re Edoardo III. Nel 1778, un ramo della famiglia Acton si trasferì a

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Indole e costumi Stabiesi di metà Ottocento

A seguire la descrizione d’epoca sull’indole e costume degli stabiesi coeva alla litografia di Gatti e Dura, 1850 circa. “Indole e costumi” , fu l’ ultimo paragrafo del “Cenno storico descrittivo della città di Castellammare di Stabia” di Catello Parisi, edito nel 1842: “…Ma quanto difficile ad un cittadino il dire delle patrie cose

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San Catello in una Confraternita Jonica

Nella cultura cristiana le confraternite si diffondono a partire dal VIII sec.. La parola “Confraternita” deriva dalla voce latina frater – fratello che ha dato anche origine a fraternitas e confraternitas e alle parole italiane: fraternita, confratello e così via. Le confraternite, in buona sostanza, sono associazioni cristiane fondate allo scopo di suscitare l’aggregazione

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L’ Avis di Catello Coppola

Catello Coppola nacque a Castellammare di Stabia il 6 aprile 1859. Benemerito della classe operaia fu promotore della fondazione di una casa di soccorso. Fu impegnato nella vita politica cittadina ricoprendo la carica di consigliere comunale. Morì a Castellammare di Stabia l’8 gennaio 1921.L’ “Opificio Meccanico e Fonderia Catello Coppola fu Antonio” fu fondato

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Castellammare di Stabia Memoria e identità di una città

A breve su Amazon, l’azienda multinazionale di commercio elettronico sarà presente un nuovo testo su Castellammare di Stabia dello scrivente (prezzo 10 euro). Il 28 di ottobre alle ore 18 sarà presentato dal prof. Pierluigi Fiorenza presso la Mondadori BookStore; il titolo del libro: “Castellammare di Stabia memoria e identità di una città”. All’interno,

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Il tram Castellammare – Sorrento

La tranvia Castellammare di Stabia – Sorrento è stata una parentesi affascinante della storia dei trasporti in Campania. Univa la stazione della Ferrovia dello Stato di Castellammare di Stabia a Sorrento, attraversando quasi interamente la penisola sorrentina. La realizzazione della tranvia fu un’impresa ingegneristica di notevole portata, considerata l’orografia del territorio. Agli inizi dell’ottocento

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Il carciofo di Schito

La storia del carciofo è ancora oggi controversa, confondendo il carciofo selvatico con quello coltivato. La prima immagine del carciofo è stata trovata in un affresco delle grotte di Ajanta, in India, del 200 a.C. nel quale un monaco ha in mano tre carciofi. Queste piante erano già presenti in forma selvatica all’epoca degli

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La prefilatelia a Castellammare

L’introduzione dei francobolli in Italia fu un evento di grande rilievo che segnò una svolta nel sistema postale anticipando l’unificazione nazionale. Il Lombardo Veneto fu il primo stato ad adottare i francobolli nel 1850. La serie denominata “Aquila bicipite” comprendeva cinque valori differenti. A seguire ci furono gli altri stati, i Sardi, Granducato di

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La chiesetta di San Francesco Saverio alla Spiaggia

La zona denominata ancora oggi Rione Spiaggia prende il nome dalla costituzione fisica originaria del luogo, difatti nel XVI sec. tale zona era costituita esclusivamente da “sabbie ed arene” ed era di proprietà di alcune case religiose; zona peraltro situata al di fuori delle mura a confine della città. Castellammare, come del resto anche

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‘E stufe arena

Gli anni ’50 sono considerati l’anticamera del boom economico degli anni ’60. Terminato il conflitto mondiale e abolita la monarchia la data ufficiale di partenza è il giugno del 1946. Gli anni della guerra impedirono a Castellammare di Stabia, più di ogni altra città della Campania il prosieguo dello sviluppo economico, legato alle industrie

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