Resto al Sud 2.0 e autoimpiego: in Gazzetta i criteri attuativi, si attende il via alle domande

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025 è stato reso operativo il decreto del Ministero del Lavoro 11 luglio 2025, che definisce criteri e modalità delle agevolazioni introdotte dal DL 60/2024 in tema di autoimpiego e Resto al Sud 2.0.

Il provvedimento è rivolto ai giovani under 35 che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità lavorativa e intendono avviare nuove attività professionali o imprenditoriali, in forma individuale o collettiva. Restano escluse le iniziative che ripropongono lo stesso codice Ateco di attività cessate nei sei mesi precedenti.

Due misure, Sud e Centro-Nord
Il decreto disciplina due strumenti diversi:

  • gli incentivi Resto al Sud 2.0, dedicati a chi avvia attività in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • gli incentivi per l’autoimpiego nelle regioni del Centro-Nord.

In entrambi i casi si applica il regolamento europeo sugli aiuti de minimis, ma ecco nello specifico gli aiuti per Resto al Sud 2.0.

Agevolazioni previste
Per Resto al Sud 2.0 sono possibili due forme di sostegno:

  1. Voucher a fondo perduto fino al 100% dell’investimento, entro 40.000 euro (elevati a 50.000 euro se destinati a innovazione, digitalizzazione o sostenibilità ambientale). Le spese ammissibili includono macchinari, software, servizi ICT, marchi, consulenze tecnico-specialistiche.
  2. Contributi a fondo perduto fino al 75% per programmi di investimento organici e funzionali:
  • fino a 120.000 euro → copertura massima del 75%;
  • tra 120.000 e 200.000 euro → copertura fino al 70%.
    Sono ammesse anche opere edili di ristrutturazione e manutenzione straordinaria entro il 50% del programma.

Restano escluse le spese per terreni, immobili, mobili, veicoli (salvo eccezioni), interessi, imposte, consulenze legali o fiscali, costi per materie prime, utenze, personale e locazioni.

Tempi e procedure

  • Le spese dei voucher devono essere sostenute entro 9 mesi (prorogabili a 12).
  • Quelle dei programmi organici entro 16 mesi (prorogabili a 20).
  • Le domande saranno gestite da Invitalia con procedura a sportello e invio telematico.
  • L’erogazione del contributo può avvenire dopo 3 mesi dal provvedimento di concessione, anche in più tranche a stato di avanzamento lavori, con saldo finale entro tre mesi dal pagamento delle ultime spese. Invitalia provvederà a liquidare il saldo entro 80 giorni.

Cosa manca
Per l’apertura ufficiale delle domande si attende ora il decreto del direttore generale delle politiche attive del lavoro, che dovrà definire le procedure operative e fissare la data di avvio. Tale decreto dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del DM 11 luglio 2025.

A cura di Nicola D’Auria

Condividi articolo