Alfredo Acton

La famiglia Acton, di origine inglese, prese il nome di una località suburbana di Londra chiamata Oaktown, in memoria della foresta che anticamente era presente in quella zona. Il capostipite della famiglia fu Guglielmo Acton, visse nel 1340 al tempo del re Edoardo III. Nel 1778, un ramo della famiglia Acton si trasferì a Napoli, quando sir John Francis Edward, VI baronetto inglese, nato in Francia e passato in Toscana, fu chiamato da Ferdinando IV di Borbone per riordinare la marina napoletana. Il 14 aprile 1779 gli fu affidata, con il grado di tenente generale, la Segreteria di Stato e la direzione della Real Marina, il 4 giugno 1780 la Segreteria della Guerra. Il ruolo dell’Acton fu basilare per la riforma non solo della marina, ma anche dell’esercito borbonico; creò i cantieri navali di Castellammare di Stabia e le scuole da cui uscivano gli ufficiali del Regno. Castellammare ha dedicato una via agli Acton. Alfredo, figlio di Ferdinando, nacque nella villa Acton (ex Villa Pellicano) a Castellammare di Stabia il 12 settembre 1867. Nel 1878 entra nella Regia Scuola di Marina di Napoli, frequentata la scuola di Genova, nel 1884 viene nominato guardiamarina. Durante i primi gradi della carriera compì lunghe navigazioni all’estero con le navi Piemonte e Marco Polo, prese parte all’occupazione di Massaua in Africa. Nel 1897 partecipò con le forze anglo-franco-italiane all’insurrezione di Creta e alla campagna della nave “Marco Polo” in Estremo Oriente. Fu comandante della nave “Vittorio Emanuele” durante la guerra italo-turca negli anni 1911-1912, prendendo parte ai bombardamenti dei forti ai Dardanelli e all’occupazione dei porti sulle coste libiche e del Dodecanneso. Nel 1916 fu contrammiraglio e dal 1917 al 1918 comandò le forze navali di stanza a Brindisi. Partecipò alla battaglia che si svolse il 15 maggio 1917 nel canale d’Otranto tra le forze navali anglo-franco-italiane da lui comandate e quelle austro-ungariche. Divenne Capo di Stato Maggiore della Marina dal dicembre 1919 al febbraio 1921. Dal matrimonio di Alfredo Acton con Livia Giudice Caracciolo dei principi di Villa e Cellammare, celebrato nel 1907, pervenne alla famiglia Acton il titolo di principe di Leporano, trasmissibile agli eredi. Alla famiglia fu riconosciuto anche il titolo di barone con “motu proprio” di Vittorio Emanuele III nel febbraio 1925. Alfredo Acton ebbe due figli: Ferdinando Amedeo Maria principe di Leporano, e il barone Francesco Eduardo Maria Acton dei principi di Leporano (1910-1997). Alfredo Acton partecipò alla conferenza di Washington tra il novembre 1921 e il febbraio 1922. Verso la fine del 1923 ebbe la promozione ad Ammiraglio di Armata e il Comando dell’Armata Navale che tenne fino al 1925. Il 18 dicembre del 1927 fu nominato senatore del Regno mentre nel 1930 fu delegato italiano alla conferenza di Londra per la limitazione degli armamenti navali. Lasciò il servizio attivo nel 1931. Il 10 febbraio 1934, poco prima della sua morte avvenuta il 26 marzo, nel Palazzo di Cellammare di Via Chiaia in Napoli, fu nominato ministro di Stato. Sulla pagellina stampata in occasione della sua scomparsa venne riportato il suo “testamento morale”: “Considerando la eventualità della mia morte in guerra rivolgo ai miei cari il pensiero più tenero e affettuoso. Siate sicuri che quando la morte mi colpirà avrò compiuto sino all’ultimo il mio dovere di militare e di Italiano. Nessuna fine è più gloriosa e bella che quella di morire in guerra combattendo per la difesa della Patria. (A bordo della R. Nave Elba -Brindisi, 11 Ottobre 1916)”. Numerose le onorificenze che gli sono state tributate, tra le tante: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore e Grande Ufficiale della Corona d’Italia… non mancarono anche quelle straniere come quella francese dell’Ordine della Legion d’Onore.

A cura di Giuseppe Plaitano

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