Mons. Francesco di Capua

Francesco Paolo di Capua, nacque a Castellammare di Stabia in via Cognulo il 21 dicembre 1879 da Luigi ed Anna Savarese. Nel 1892 vestì l’abito talare frequentando il Seminario Diocesano, fu ordinato sacerdote a 23 anni, il 20 novembre 1902 “per le mani” di Mons. Michele de Jorio. È stato una figura di indiscussa rilevanza nel panorama culturale italiano. Sacerdote, educatore, umanista, storico e docente universitario, ha lasciato un’impronta indelebile nella sua città natale e nel mondo accademico. Frequentò gli studi prima presso il Seminario diocesano e poi alla Regia Università di Napoli dove si laureò con lode nel luglio del 1919. E’ del 1915 il suo primo lavoro storico dal titolo “Intorno alla reliquia del cranio di San Catello che si conserva nella chiesa del Gesù” all’epoca era anche bibliotecario ed archivista del M .R. Clero. In questa piccola pubblicazione già sfoggia la sua preparazione sulla ampia bibliografia storica su san Catello. Vi ritorna con “San Catello e i suoi tempi” nel 1932 edito dalla tipografia Lanzaro di via Coppola,33. Non ferma la sua indagine storica sul santo patrono o sul cristianesimo, ma sposta il suo mirino anche sulle acque. Nel 1928 presenta al XIX Congresso Nazionale dei Campi Flegrei Una Ricerca su Stabia e le sue acque: “I valetudinari e le stazioni di cura a Stabia al tempo degli antichi romani. Fin da giovanissimo, di Capua dimostrò una spiccata vocazione per lo studio e per la Chiesa. Conciliò la sua attività pastorale con una intensa dedizione alla ricerca scientifica e all’insegnamento. Si dedicò subito alla collettività come assistente sociale prima e come assistente ecclesiastico del Circolo di A.C. Leone XIII; fondando e guidando poi le classi operaie S. Matteo e San Giuseppe, successivamente le Cooperative di Consumo Mons. Sarnelli e Pio X. Ordinato sacerdote, iniziò insegnando lettere italiane, latine e greche nel liceo vescovile, era il settembre del 1918. L’anno seguente l’amministrazione Comunale procedette alla parificazione del Liceo ed il Di Capua fu chiamato a dirigerlo come Preside incaricato. Nel 1920 venne nominato docente di lettere latine e greche conservando anche l’incarico di preside. Ricoprì le due funzioni fino al 1929, quando vinse il concorso a Preside. Nel 1933 tenne una conferenza nella chiesa del Gesù dal titolo La Comunità dei Preti Semplici di Gesù e Maria, Comunità questa a cui il Di Capua appartenne fino alla sua scomparsa. Nel 1940 ottenne la cattedra di Storia della letteratura latina e medievale presso l’università di Napoli, nel novembre del 1948 a seguito di concorso ordinario della cattedra di Letteratura cristiana antica nell’Università di Bari dove insegnò anche Storia del Cristianesimo e Letteratura latina medievale. Nel 1952 venne insignito da Pio XII del titolo onorifico di Protonariato Apostolico. Fu Commendatore della Corona d’Italia, socio dell’Accademia di Archeologia lettere e belle arti di Napoli, Oblato dei Benedettini Cassinesi, Ispettore onorario alle antichità e belle arti, membro della Commissione diocesana per l’Arte Sacra.

Di Capua è stato un erudito di vasta cultura, con interessi che spaziavano dalla letteratura latina medievale alla storia del cristianesimo, dalla filologia all’archeologia, idrologia e agiografia. Ha prodotto una copiosa produzione scientifica, con oltre un centinaio di pubblicazioni che lo hanno reso un punto di riferimento per gli studiosi di tutto il mondo. Fra i numerosissimi articoli scritti per periodici, riviste e giornali ci fu anche l’Osservatore Romano al quale inviò una serie di articoli di importanza capitale su S.Agostino. Ma di Capua non è stato solo uno studioso. È stato anche un innovatore, un uomo che ha saputo coniugare la tradizione con la modernità, la fede con la ragione. Ha fondato e diretto numerose istituzioni culturali, ha promosso l’associazionismo e ha svolto un’intensa attività sociale. La figura di Mons. di Capua continua a essere viva e attuale. Il suo pensiero, le sue opere, il suo esempio ispirano ancora oggi le nuove generazioni. A Castellammare di Stabia, dove è nato e ha vissuto gran parte della sua vita, è ricordato come un grande maestro, un uomo di profonda umanità e di grande fede. Francesco Di Capua fu socio ordinario dell’Accademia di Archeologia, Belle Lettere e Arti di Napoli; socio della Pontificia Accademia Romana di Archeologia dello Stato Città del Vaticano, socio dell’Accademia Pontaniana di Napoli e dell’Accademia Pugliese delle Scienze di Bari. Si spense a Castellammare di Stabia il l’8 settembre 1957.

A cura di Giuseppe Plaitano

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